Cosa cercano i brand negli influencer

Il mondo degli influencer si fa sempre più vasto, le aziende e i brand richiedono sempre di più queste figure e tra influencer c’è chi sgomita a destra e sinistra per farsi notare più dell’altro, a suon di numeri e followers finti (come nella maggior parte dei top influencer e fashion influencer).

Proprio a questo proposito, e tralasciando che io faccia in qualche modo parte di questo mondo, in questo articolo vorrei porre l’attenzione brevemente su quello che cercano e ricercano i brand negli influencer, rispondendo ad alcune domande che molti followers spesso mi fanno, del tipo: “E perché io non faccio collaborazioni? E perché non mi chiama nessuno? Eppure io faccio tanti like e ho tanti followers.

Le domande sono davvero tante, quindi sulla base della mia umile esperienza proverò a capire insieme a te quali potrebbero essere le caratteristiche e i punti fondamentali da non sottovalutare per essere “scelto” e ingaggiato per collaborazioni di influencer marketing.

1. Non solo numeri: che siano finti o no (purtroppo questo interessa ancora a poche agenzie e brand) il numero dei followers e dei like non è tutto. Ci sono agenzie di comunicazione serie che danno importanza anche ad altri fattori, by-passando (in parte) i numeri (sempre se non è specificamente richiesto un determinato influencer da parte di uno specifico cliente).

2. Qualità dei contenuti: sempre più brand utilizzano i cosiddetti UGC, o meglio gli User Generated Content, nonché i contenuti realizzati dagli utenti che danno visibilità al valore della marca. Ergo, la qualità (al di là di tutto) sta diventando sempre più uno dei principi fondamentali per cui un influencer viene ingaggiato. Con qualità non intendo foto e video realizzati con fotocamere professionali, ma proprio l’impegno e l’esperienza che ci si mette nella creazione di ogni post.

3. Autenticità: dopo tutta la bufera che c’è stata non molti mesi fa, l’autenticità di ogni influencer è fondamentale, ed è per questo motivo che informare esplicitamente i propri followers che si sta promuovendo un prodotto o servizio è sempre ben accetto ed è sintomo di professionalità. Quindi non solo dimostrarlo chiaramente con diciture e hashtag sponsored – ad – adv, ecc, ma anche selezionando i brand con cui collaborare, lavorando seguendo la logica del “Ciò che reputo valido” e non “Tutto fa brodo“. Per essere più chiari, accettare di promuovere solo prodotti o servizi che si ritiene veramente validi e che realmente consigliereste a un vostro caro amico o parente.

4. Presenza: uno degli elementi chiave a cui faccio maggiormente riferimento quando mi vengono poste le domande di cui parlavo prima, e cioè “Perché non vengo ingaggiato mai anche se ho i numeri?“. Ecco, la risposta credo sia abbastanza semplice (in parte). Le aziende e i brand veicolano i loro prodotti/servizi attraverso gli influencer, gli influencer non sono solo nickname e utenti di Instagram, sono persone vere e proprie che hanno una particolare influenza e si sono conquistati la fiducia e l’apprezzamento di un numero discreto di persone. Proprio per questo motivo, se io avessi un brand non sceglierei mai un “influencer” (in questo caso tra virgolette) che non è presente, di cui non so nulla, di cui non conosco neanche il suo viso.

5. Interazione: di questo ne ho parlato ampiamente in un articolo precedente, per cui non mi dilungo oltre e ti rimando proprio a dare una letta al post in cui ti spiego perché interagire seriamente è importante.

6. Professionalità: ricordati che se vuoi fare l’influencer devi essere professionale! È un principio imprescindibile, proprio perché questo settore è completamente bombardato ogni giorno, da quando è nato il termine Influencer. Per cui sta a te (se ne fai parte) renderlo serio e un vero e proprio lavoro, contribuendo anche con la tua professionalità. Altrimenti poi non ci lamentiamo se veniamo canzonati da chi non conosce questo mondo. Inoltre se ti dimostri professionale, fai un buon lavoro e rispetti le scadenze, vedrai che questo ti ritornerà utile perché il passaparola funziona sempre, sia online che offline 😉 quindi verrai ripagato, magari con altri “ingaggi e collaborazioni”.

7. Dedica del tempo: in questo caso io mi rivolgo principalmente a chi utilizza Instagram come social principale e grazie al quale vuole o è già entrato a far parte di questo mondo. Quindi oltre a impegnarti quando scatti qualcosa di tuo personale, senza fini e senza AD, ricordati di farlo sempre, con lo stesso impegno per ogni tipo di post. Non pensare di scattare una foto in 30 secondi tanto sì poi chi se ne frega. Organizzati il lavoro e dedicagli il giusto tempo affinché sia il migliore possibile.


Finora questi sono i punti chiave che mi vengono in mente per riuscire a lavorare professionalmente nel mondo dell’Influencer Marketing. Se hai qualche altro suggerimento per esperienza personale o semplicemente perché pensi che possa interessare alle aziende ai fini dell’ingaggio e per avere nuove collaborazioni scrivilo qui giù nei commenti.

Ovviamente prima che qualcuno si senta in dovere di scrivere una qualunque cosa, vorrei specificare che non è un vademecum né una guida biblica  e sacro santa, per cui stay easy ed enjoy the influencing 😎

 

Immagine in evidenza: fonte Freepik.com