Il Ghetto di Roma in un’esperienza per #PricelessCities

Un sabato mattina a Roma non è mai un sabato comune e, soprattutto, se ci metti che quel sabato mattino hai deciso di passarlo tra le bellezze romane in compagnia di altre persone e una guida super esperta che riesce a portarti con sé nell’epoca passata e fartela rivivere quasi come se fosse presente.

Si tratta dell’esperienza #PricelessCities di MasterCard, che ti dà la possibilità di accedere a una vasta gamma di esperienze uniche e offerte imperdibili a un costo contenuto. Per prendere parte a una delle esperienze che preferisce ti basta accedere al sito Priceless.com e registrare la tua carta MasterCard e acquistare l’offerta che desideri.

Le offerte Priceless sono disponibili in molte città del mondo, attualmente le città italiane incluse sono Milano e Roma. Io ho la fortuna di vivere nella capitale romana, una delle più belle città del mondo e ho potuto partecipare alla passeggiata del Ghetto romano, uno dei posti più suggestivi nel cuore di Roma.

Uno dei posti in cui si mescolano le meraviglie del Tevere, il fascino dei vicoli romani caratterizzati dai Sampietrini e le vie meno conosciute. Oggi, grazie a una guida davvero speciale, io e gli altri partecipanti abbiamo potuto assistere a un racconto che ci ha catapultati nell’antichità della storia romana, oltre a conoscere la storia e i segreti di alcuni posti, come la bottega di un artigiano che crea e vende gioielli personalizzati, rigorosamente fatti a mano.

Il percorso inizia da Ponte Sisto, uno dei ponti più affascinanti di Roma, da cui è possibile ammirare Triumphs and Laments, l’opera dell’artista contemporaneo William Kentridge che costeggia il fiume. Inoltre oggi ho finalmente scoperto che il foro, chiamato Occhialone, situato al centro del Ponte serviva come segnale quando il Tevere straripava. E a Roma si usava dire “Si a Ponte Sisto all’Occhialone ce passa l’acqua, pòi stà sicuro che mezza Roma starà sott’acqua“.

Da Ponte Sisto ci siamo addentrati nel cuore delle vie romane, passando per Via dei Pettinari, cioè coloro che facevano o vendevano pettini di avorio o legno per pettinare; qui ogni via ha un nome di un mestiere, come Via dei Giubbonari, che prese il nome dagli artigiani e dai mercanti di gipponi, chiamati appunto gipponari, ovvero tessitori di corpetti, termine che nel tempo si è trasformato in giubbonari; così come la Via dei Falegnami, Via dei Chiavari, ecc. Potrai capirne il motivo molto facilmente 😀

Percorrendo Via dei Pettinari non si può non notare che è piena di venditori di oro legati alla presenza del vicino Monte di Pietà, di cui è stato possibile visitare eccezionalmente e grazie a #PricelessRome, la meravigliosa cappella barocca. Alzando gli occhi in su si viene subito colpito dalla maestosa cupola, interamente rivestita di stucchi dorati.

 

Inoltre, passando da Piazza Mattei, abbiamo avuto la possibilità di accedere a una galleria d’arte contemporanea nascosta in un palazzetto storico, ospitava un’artista davvero brava, che con le sue opere dipinte su tessuti di eco pelle enormi ci ha lasciato tutti a bocca aperta.

 

Tra le altre meraviglie viste e tra le vie del Ghetto abbiamo anche potuto notare lui, dietro la finestra, che ci osservava. Era troppo bello, rosso e grande 🐦

Il percorso si è concluso su Ponte Fabricio, vicino l’Isola Tiberina.

La passeggiata di oggi mi ha permesso di conoscere cose di Roma che ancora non conoscevo in quasi 5 anni di vita in questa splendida città. Una cosa è certa… continua sempre a stupirmi e non mi stanca mai, proprio perché c’è sempre da scoprire e grazie a PricelessCities sono sicuro che potrò scoprire ancora tanto! E non vedo l’ora di farlo 😍

 

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