Venezia, Burano e la 56° Biennale in 3 giorni da Instagrammers

Venezia è una delle città più belle d’Italia o forse del mondo (non esagero), è vero. I suoi canali, le gondole, i calli (che non sono quelli che ti vengono ai piedi per i chilometri fatti, ma sono le vie), le isolette (Burano, Murano, Torcello ecc.) e i campi, che invece sono tutti gli spazi aperti (a eccezione di Piazza San Marco), rendono Venezia un luogo magico che ogni anno attrae visitatori da ogni parte del mondo.

Perdersi tra i calli di Venezia

Venezia è davvero una delle perle della nostra terra ed è per questo che voglio dedicarle uno spazio qui sul mio blog, raccontando la mia seconda volta a Venezia, ma stavolta insieme ad altri folli Instagrammers come me.

Venezia2

Periodo di fine Giugno si parte con tanto di smartphone, fotocamere e caricabatterie esterni annessi, alla scoperta di ogni angolo di Venezia, cercando di esplorarla il più possibile in soli 3 giorni.

Venezia

Come periodo posso confermare che Giugno non è poi così male per visitare Venezia. La prima volta era proprio il primo di Giugno e c’era un’afa terribile e tanta gente, ma quella a Venezia c’è sempre, giustamente 🙂

Sono davvero tantissime le foto che abbiamo scattato in soli 3 giorni e secondo me non sono abbastanza 😀
Probabilmente più di 300 fotografie solo tra calli, canali e campi, per non parlare di Burano, Biennale e ancora altre isolette limitrofe.

venezia
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Ogni 5 passi era una sosta per apprezzare la bellezza senza confini dell’architettura Veneziana e di tutto ciò che la circonda.

Insieme ai miei compagni di viaggio, Marianna e David, è iniziato il super mega tour tra i meandri della città. Come da #CommunityFirst quale è Instagram, siamo stati subito accolti da alcuni amici Instagrammers del posto, che ci hanno fatto perlustrare alcuni posti di Venezia meno in vista. Dandoci anche alcuni consigli su luoghi dove andare a fare aperitivi low cost 😀

Aperitivo low cost venezia

A Venezia è davvero molto frequente l’aperitivo, oserei dire quasi in qualsiasi ora è sempre l’ora giusta per un buon bicchiere di vino seduti al bordo di uno dei tanti pontili con bella vista. Proprio per questo si possono trovare anche posti che offrono un buon spritz anche a 2,50 euro 🙂

venezia

venezia

Io da umile amante di design e architettura ho amato subito tutte le facciate di Venezia, volevo che ogni casa fosse nel mio smartphone, per portarle tutte con me. Il fatto che affacciandosi alla finestra e guardando in basso si veda acqua è una cosa che mi affascina troppo. Così come il muoversi in un mezzo che ti culla sulle acque è pura magia.

 

Tra i posti che hanno lasciato il segno nella mia immaginazione sicuramente c’è la famosissima libreria Acqua Alta, che sicuramente avrai già visto se sei stato a Venezia, in caso contrario dovrai subito rimediare 😀

libreria acqua alta venezia

Questo posto è davvero un mondo pieno di libri in cui potrai perderti tra i scaffali stracolmi di cultura, di storia e di tutto ciò che c’è da sapere. Un concentrato di libri in un posto tanto affascinante quanto bizzarro.

Ovviamente il nome deriva dall’acqua del canale che bagna la pavimentazione della libreria in modo del tutto naturale.

Sicuramente è uno dei posti che mi ha lasciato più esterrefatto, soprattuto perché il muro di libri che vedi nella foto qui sopra è una vera e propria scala fatta di libri, sulla quale si può salire per affacciarsi su un’altra spettacolare vista e osservare il canale che bagna la libreria.

Ciò che più mi è piaciuto di Venezia è la facilità con cui è facile sentirsi in una dimensione diversa dalla realtà. Probabilmente per chi ci vive non sarà così o forse sì, ma per chi la visita da turista, quella piacevole sensazione di perdersi è quasi assicurata.

Ma passiamo alla piazza più famosa, quella che porta anche il mio nome 😛 Piazza San Marco, così imponente, così grande, così ricca e affascinante da raccogliere una miriade di persone e turisti, oltre che piccioni 🙂

Come mi ha insegnato un mio caro amico Instagrammer, Marco Gaggio su Instagram Neumarc, il grande campanile che sorge sulla piazza è denominato “El parón de casa“, uno tra i simboli più conosciuti dell’intera Italia.

piazza san marco venezia

Venezia si è mostrata stupenda anche nella sua veste un po’ invernale, seppur in piena estate, ma uno splendido temporale non potevo non beccarlo. Infatti, non abbiamo perso un attimo per approfittarne di questi colori che coprivano Venezia, per scattare e condividere 🙂

Un altro posto molto turistico che sicuramente conoscerai e avrai visto dal vivo o in 33.467 fotografie è Il ponte dei sospiri, che a me sinceramente e personalmente non ha dato una sensazione pari alle aspettative che mi ero fatto, però comunque sempre un bel vedere.

Ponte dei sospiri Venezia

 

La 56° Biennale di Venezia

Caso vuole che il periodo in cui sono a Venezia c’è una cosa che per nulla al mondo mi sarei perso, ed è proprio la Biennale di Venezia. Un evento a cui non ero mai stato e che reputo veramente qualcosa di straordinario, che ti apre la mente e che fa capire quanta arte ci sia nella nostra Italia e quanto talento.

Biennale di Venezia

Voglio iniziare da Padiglione Tuvalu di Vincent J.F. Huang, il quale è riuscito a rapirmi per bene mezz’ora, riuscendo a catturare la mia attenzione. Sarà stata la forza dell’acqua che ogni volta mi cattura, ma ero lì, incantato, anzi, estasiato.

Padiglione Tuvalu - Biennale di Venezia

Questo in rosso con un mare pieno di chiavi è il Padiglione Giappone di Chiharu Shiota.

Biennale di Venezia
Padiglione Giappone - Biennale Venezia

Ero lì, ma non ero lì. Non si capiva quanto potesse piacermi tutto ciò e forse nemmeno io me l’aspettavo.

Il primo padiglione mi aveva già conquistato, ed è stato quello della Svizzera di Pamela Rosenkranz, qui giù.

Padiglione Svizzera - Biennale di Venezia

Sembra la stanza del suono e anche qui io ero imbambolato come un bambino di fronte a un negozio di lecca lecca colorati. Padiglione paesi nordici, Norvegia di Camille Norment.

Padiglione Paesi nordici, Norvegia - Biennale di venezia

Qui in basso invece, in giallo possiamo ammirare una foto del Padiglione Gran Bretagna di Sarah LucasVabbè, inutile dire che anche qui il tempo per me scorreva, ma non me ne accorgevo, poi anche il giallo..

💛

Padiglione Gran Bretagna - Biennale di Venezia

Questa qui in basso invece era un’installazione di pannelli LCD di Kutlug Ataman con le fotografie del regista Chris Marker.

Kutlug Ataman pannelli LCD Biennale di Venezia

Tra l’Arsenale e i Giardini il tempo e la pioggia ha deciso di darci una ripulita, così io e miei amici siamo stati felici di apprezzare questo spettacolo, seppur coi piedi bagnati fradici. Padiglione Turchia di Sarkis.

Padiglione turchia - biennale di venezia

E per concludere questa lista di Padiglioni che mi hanno colpito di più, c’è il Padiglione Italia di Marzia Migliora. Non potevo non concludere con tanto di giallo e di Italia! 🙂

Padiglione Italia - Biennale di Venezia

 

 

Burano e le casette di marzapane

Ovvio che una volta a Venezia, dopo 65.375 chilometri (di cui il 30% solo alla Biennale) non eravamo per niente stanchi, ma solo tanto curiosi e affamati di visitare nuovi posti, uno tra questi non poteva non essere la famosa isoletta felice, piena di case colorate, Burano.

Burano

Anche qui sarò molto sincero, Burano è un posto magnifico, bellissimo e sembra fatto di case di marzapane e persone uguali alle fate delle favole, davvero, molto gentili, simpatiche e disponibili. È comunque un fantastico posto da visitare, ma in cui non ci vivrei personalmente.

Come puoi vedere ho anche provato ad arrampicarmi per mangiare una casetta arancione molto invitante, ma niente, ho capito solo dopo che in realtà erano mura vere, dipinte di quel colore per permettere ai pescatori di riconoscerle quando rincasavano. Non si sa se siano leggende o meno, ma una tra le tante era proprio questa.

Burano
Burano

Oggi se qualcuno vuole dipingere i muri esterni di casa deve prima presentare domanda al comune, il quale deciderà poi la disponibilità secondo una lista di colori disponibili.

Burano

burano
burano

Ah, dimenticavo di dire una cosa. Ovviamente io avevo già scovato la mia casa segreta a Burano, ed era proprio questa qui sotto 😀 già saprai il perché suppongo, ma se non lo sai qui trovi la risposta.

Burano

Insomma, queste casette sono come i calli e i canali di Venezia, impossibile resistere dal non fotografarli.

burano
burano


 

Se mi chiedessero “Ritorneresti mai a Venezia?” io risponderei con un grande Sì! 🙂

E colgo l’occasione per ringraziare ancora chi ci ha accolto e consigliato i posti da vedere, chi è stato in nostra compagnia e chi ha scambiato qualche risata! Tutto questo è anche merito di quel bellissimo social chiamato Instagram che io non mi stancherò mai di lodare ahahah